Into the White

Massimo Vitali, Erich Lindenberg
dall'11 maggio al 5 ottobre 2014
MOSTRE

La mostra INTO THE WHITE presenta opere del fotografo italiano di fama internazionale Massimo Vitali che dialoga visivamente con la collezione nel suo punto d'incontro più raffinato tra fotografia e pittura, rappresentato dal cuore dell'esposizione con opere tendenti al bianco.


Massimo Vitali è nato a Como nel 1944 ma è toscano d’adozione (vive a Lucca). Ha studiato fotografia al London College of Printing. Negli anni ‘60 inizia la carriera di fotoreporter che, grazie anche all’incontro con Simon Guttmann, fondatore dell’agenzia Report, lo porta a lavorare per riviste e agenzie italiane ed europee. Negli anni ‘80, pur senza abbandonare l’attività fotografica, gira film per la televisione e la pubblicità. Dal 1995 si dedica alla fotografia come ricerca artistica, iniziando la serie delle spiagge sviluppata quale strumento originale per ritrarre il mondo. Viene apprezzato internazionalmente per le sue gigantografie di spiagge, discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. Le sue foto sono presenti in numerose collezioni private, oltre che al Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, al Centro Arte Prato (Collezione Permanente), al museo Guggenheim a New York, al Museum of Contemporary Art a Denver, al Fond National Art Contemporaine, al Centre Pompidou - Musée National d’Art Moderne e alla Fondation Cartier a Parigi, e in diversi altri musei in Europa e negli Stati Uniti.

Into the White

Massimo Vitali, Erich Lindenberg
dall'11 maggio al 5 ottobre 2014
MOSTRE

La mostra INTO THE WHITE presenta opere del fotografo italiano di fama internazionale Massimo Vitali che dialoga visivamente con la collezione nel suo punto d'incontro più raffinato tra fotografia e pittura, rappresentato dal cuore dell'esposizione con opere tendenti al bianco.


Massimo Vitali è nato a Como nel 1944 ma è toscano d’adozione (vive a Lucca). Ha studiato fotografia al London College of Printing. Negli anni ‘60 inizia la carriera di fotoreporter che, grazie anche all’incontro con Simon Guttmann, fondatore dell’agenzia Report, lo porta a lavorare per riviste e agenzie italiane ed europee. Negli anni ‘80, pur senza abbandonare l’attività fotografica, gira film per la televisione e la pubblicità. Dal 1995 si dedica alla fotografia come ricerca artistica, iniziando la serie delle spiagge sviluppata quale strumento originale per ritrarre il mondo. Viene apprezzato internazionalmente per le sue gigantografie di spiagge, discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. Le sue foto sono presenti in numerose collezioni private, oltre che al Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, al Centro Arte Prato (Collezione Permanente), al museo Guggenheim a New York, al Museum of Contemporary Art a Denver, al Fond National Art Contemporaine, al Centre Pompidou - Musée National d’Art Moderne e alla Fondation Cartier a Parigi, e in diversi altri musei in Europa e negli Stati Uniti.

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